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Colors: Orange Color

Le mascherine personalizzate non sono una novità ormai con aziende di fast fashion, etichette di streetwear, imprese sociali e negozi d'angolo che li vendono tutti come mai prima d'ora. Per questo motivo sorprende che i marchi di moda più noti non siano passati alla tendenza.
 
Da oggi, tuttavia, la prima casa di moda di lusso a presentarsi è Burberry, che ha svelato la sua prima collezione di maschere per il viso nata per l’emergenza COVID e adornate con il monogramma a scacchi della casa britannica. Secondo una dichiarazione del marchio, saranno prodotti in modo sostenibile con tessuto di cotone d'archivio in eccesso e migliorati con una tecnologia antimicrobica per fornire efficienza di filtrazione delle particelle (PFE).
 
Ovviamente non è la prima casa ad averci pensato. Basti pensare a Ralph Lauren che ha fatto scalpore rilasciando una gamma di maschere per il viso ispirate a Polo realizzate con il caratteristico tessuto per camicie del marchio
 
Nel caso di Burberry e Ralph Lauren, le maschere sono disponibili anche per aiutare una buona causa. Burberry donerà il 20% di tutte le vendite di maschere (il che è appropriato dato il loro prezzo superiore a $ 100) al fondo di soccorso Covid-19 della sua fondazione. Ralph Lauran sta impegnando il 50% dei profitti realizzati dalla vendita delle maschere all'OMS.
 
 

Christian Dior ha fatto il suo esordio in Italia con una sfilata a Lecce, onorando la città considerata la perla del Barocco Pugliese. Il 22 Luglio hanno infatti sfilato 45 modelle, indossando la nuova collezione “Dior Cruise 2021”. Il tutto si è svolto nella monumentale Piazza Duomo ,adornata da incantevoli luminarie colorate, tipiche delle feste popolari del Salento.

Durante il défilé si sono alternati canti, danze e musiche tipicamente salentine, che hanno reso l‘atmosfera in armonia con il territorio ricco di folklore e tradizioni. Un vero e proprio fashion show che – a causa dell’emergenza Covid – si è tenuto a porte chiuse ed è andato in onda solo attraverso i canali social della maison. Non sono mancati, in ogni caso, rappresentanti  del jet-set internazionale, in forma esclusivamente privata.

La regia è stata voluta e curata dalla stilista della Maison Maria Grazia Chiuri, di origine salentina, che ha dedicato questa collezione alla sua terra, ispirandosi ai colori, alle forme ed ai tessuti provenienti dagli artigiani tessili del territorio.
Dior, ormai da anni, ha consolidato rapporti di lavoro con l’artigianato tessile del luogo, da cui provengono i meravigliosi  tessuti della sua collezione.

L’evento ha visto, nella fase conclusiva, l’esibizione musicale di un salentino doc come il cantante Giuliano Sangiorgi, che ha intonato la canzone “Meraviglioso” di Domenico Modugno.

Chissà come l'avrebbe presa Karl Lagerfeld che amava ripetere:" i pantaloni della tuta sono segno di sconfitta, quando perdi il controllo della tua vita, te ne compri un paio". L'ex direttore artistico di Chanel e Fendi nel vedere in posa su Instagram la donna della moda più potente del mondo, in abbigliamento casual sportivo, sarebbe rimasto turbato. Ma in questo momento di quarantena, l'essere "glamour" è l'ultimo dei pensieri.

Anna Wintour ha iniziato la sua carriera giornalistica a Harpers and Queen a Londra, oggi famosissima rivista di moda Harper's Bazaar, fino a diventare direttore editoriale di Vogue America, il suo sogno dall'inizio della carriera. La "papessa della moda" non avrebbe mai sfoggiato un outfit cosi poco di tendenza, commentano alcuni fan, ipotizzando anche un cambiamento nel mondo della moda. A quanto pare la quarantena le ha fatto cambiare idea su alcuni stereotipi da sempre seguiti. Ma non è solo questo il cambiamento, infatti nel 2020 la direttrice vedrà ridotto del 20% il suo stipendio, come quello di tutti gli altri dirigenti dell'azienda, destinando il denaro ricavato dai tagli effettuati, a un fondo per le persone colpite dal Covid-19.

Anna Wintour ha anche annunciato in un articolo sul magazine online, due importanti iniziative da lei sostenute. La prima è la decisione di destinare il Vogue Fashion Fund, solitamente utilizzato per finanziare talenti emergenti, all'aiuto delle imprese e agli operatori del settore moda colpiti economicamente dall'epidemia. La seconda iniziativa è invece il lancio di "A common thread", una minaccia comune, una serie di video che illustrano come le varie realtà che compongono il sistema moda stiano cooperando per ripartire quando l'emergenza sarà terminata.

Mentre il Coronavirus blocca gli shooting, Zara chiede alle modelle di fotografarsi con i capi primavera estate 2020, all'interno delle proprie abitazioni.  Una campagna che rispecchia il comune sentire (e vestire) in isolamento.

Macchine fotografiche e cellulari alla mano, le modelle si mettono in posa senza trucco, scegliendo gli angoli di casa più "Instagrammabili", dal bagno alla cucina, dal soggiorno alla camera da letto, dal balcone al pianoforte, facendosi  aiutare da coinquilini, familiari o anche dall'autoscatto del telefono.

Il risultato che vuole ottenere il brand con la nuova campagna è quello di sentirsi uniti anche se distanti e vestire alla moda, anche se ci si trova in isolamento, abbinando i nuovi capi con accessori o oggetti usati quotidianamente in casa.

Pose super naturali, ma ben curate e molto fantasiose, oltre a regalare spunti glamour, da seguire per tutte le fan più accanite. Insomma, il servizio fotografico fai-da-te lanciato da Zara è una nuova frontiera di shooting in tempi di quarantena? Sicuramente ci fa sentire meno sole e in un certo senso, anche più belle.

Non più solo Instagram e Facebook tra le piattaforme adottate dai brand di moda per dar voce e immagine ai propri capi. 

In tempi di Coronavirus, dove tutto è fermo tra sfilate cancellate ed eventi rimandati, il mondo del luxury scommette su nuovi contenuti di social marketing.  Sono sempre di più quelle aziende che bussano alla porta di una piattaforma che conta più di 1 miliardo di utenti attivi, come quella di Tik Tok. E' un social media dedicato ai giovanissimi, in particolare ai ragazzi tra i 16 e i 24 anni, ma sta iniziando a spopolare anche tra gli utenti nella fascia 25-30. Questa app consente di fare video della durata di 15/60 secondi con sottofondo musicale di ogni genere, da sketch comici, a balletti, o challange. E' un fenomeno che nell'ultimo anno ha raggiunto un successo incredibile e, forse, inaspettato. 

Sebbene non tutti i fashion brand siano ancora sbarcati sul social, sono comunque molti quei marchi che attualmente popolano Tik Tok, avvalendosi di professionisti e di contenuti di qualità per portare strategie innovative e nuove tipologie di monetizzazione. Ciascuno di loro utilizza il format semplice e genuino di Tik Tok come meglio crede, e lo vede come un'opportunità per condividere contenuti sinceri e non filtrati.  Ciò che conta non è il metodo ma l'obiettivo, e se quest'ultimo è quello di esserci, allora sono tanti i brand di lusso che lo hanno raggiunto.

Prada, durante l'ultima settimana della moda di Milano, ha invitato la TikToker Charli D'amelio, 15 anni, chiedendole di catturare immagini e condividere video sul suo account personale che conta oltre 46 milioni di followers; ottenendo così un totale di 133mila seguaci sulla pagina ufficiale dell'azienda.

Gucci è sbarcato su Tik Tok a febbraio 2020 e vede già 253mila followers grazie al lancio della campagna #AccidentalInfluencer, per promuovere le sneakers Tennis 1977.  Di lì in poi, la maison ha continuato con la pubblicazione di brevi video che riguardavano il marchio, fino all'esclusiva collaborazione con la cantante britannica, Celeste Waite, ospite alla sfilata Gucci autunno inverno 2020/2021.

Ralph Lauren ha debuttato sul social in occasione degli US Open di agosto 2019, diventando il primo marchio a lanciare una sfida a colpi di hastag durante un evento sportivo.  Protagonista l'attrice Diana Silvers, che mostra le sue abilità nel tennis e invita gli utenti a fare lo stesso ,scrivendo  #WinningRL; raccogliendo oltre 700 milioni di visualizzazioni.

Questi sono soltanto tre dei tanti brand di moda che hanno sperimentato iniziative dirette ad intrattenere il pubblico a casa , attraverso una piattaforma diversa da quelle già conosciute negli anni precedenti. 

Dunque, non resta che rimanere connessi su Tik Tok in attesa di ulteriori contenuti fashion.

La blockchain –  la nuova frontiera della produzione basata su una struttura dati condivisa e immutabile – sta per rivoluzionare anche il secolare e classicistico mondo degli orologi.

Il produttore svizzero Breitling, infatti, ha lanciato un nuovo prodotto la cui proprietà viene garantita proprio su blockchain. Lo scorso 26 marzo la società ha annunciato il rilascio di un cronografo in edizione limitata registrato utilizzando il protocollo di Arianee: ad ogni singolo orologio della linea "Top Time" verrà assegnata un'identità digitale univoca.

La società fondata nel 1884 a Saint-Imier, sostiene di essere il primo produttore di orologi al mondo a rilasciare prodotti con un programma di garanzia basato sulla tecnologia blockchain. Ogni orologio verrà venduto con una scheda di garanzia unica: scansionando tale scheda, il proprietario può scaricare un wallet criptato contenente il "passaporto" digitale del prodotto.

Il “passaporto” digitale degli orologi comprenderà varie informazioni relative all'orologio, come ad esempio il numero di identificazione e la marcatura temporale che indica la data d'attivazione della garanzia.