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“Uomini e macchine intelligenti” sarà il titolo della seconda edizione del Festival Nazionale delle Università, in programma da mercoledì 17 a venerdì 19 maggio 2023 alla Università degli Studi LINK di Roma. Una tre giorni di incontri, dibattiti e tavole rotonde con un focus ben chiaro: la simbiosi e le relazioni che si possono innescare tra intelligenza artificiale, lavoro e competenze. 
 
Nato come appuntamento annuale dedicato agli Atenei italiani, il Festival vuole essere un’occasione di confronto tra Università, giovani e imprese finalizzato alla crescita economica e lo sviluppo culturale del nostro Paese, in linea con gli obiettivi del PNRR e l’Agenda ONU 2030.
 
Tra i relatori della seconda edizione ci sarà Daniele Lombardo (CEO e Founder di RoboMate Behaviours Labs), che interverrà nel giorno di apertura nel panel “Diagnostica, assistenza e medicina di precisione”. Lombardo parlerà di RoboMate©, il primo software per robot umanoidi ad ottenere il marchio CE in Europa come dispositivo medico per la terapia cognitivo comportamentale, e la riabilitazione dei deficit del neuro sviluppo, dell’Alzheimer e della demenza senile, tramite la robot assisted therapy. Il CEO spiegherà come le digital therapy cambieranno il modo della sanità, e quali saranno le ripercussioni per il cittadino, i pazienti ed i medici.
 
«RoboMate – ha detto Lombardo – è stato sviluppato dopo anni di attività di ricerca e sviluppo da parte di un team di psicologi, medici, informatici, e insegnanti, ed è in uso presso diverse strutture sanitarie, e scuole».
 
«I Robot umanoidi di ultima generazione, in particolare i social robot umanoidi, sono dotati di sensori, microfoni, telecamere, ultrasuoni, ecc., alcuni hanno anche la possibilità di replicare espressioni facciali. In generale i robot umanoidi – ha proseguito – risultano molto utili per incentivare l’imitazione, la motivazione, catturare l’attenzione dei pazienti e degli studenti, consentendo quindi di stimolare l’apprendimento, l’interazione sociale, acquisire metriche oggettive, e rappresentare i risultati dell’attività terapeutica e formativa svolta. Ma, chiaramente, qualunque robot umanoide per poter diventare dispositivo utile per la terapia e la riabilitazione è necessario che sia dotato di software appositamente progettato, in grado di attuare i protocolli sanitari richiesti».