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Avalon Waterways, compagnia di crociere fluviali di lusso di Globus family of brands, debutta sul mercato italiano proponendo speciali partenze estive dedicate unicamente ai viaggiatori italiani: un prodotto all inclusive e Italian Style con servizi a bordo e a terra in italiano. Già premiate dall’autorevole Cruise Critic come “Best River Cruise Line Cabins”, grazie alle partenze garantite da luglio a settembre i viaggiatori del Bel Paese quest’estate potranno scegliere una vacanza intima, sicura e in totale relax navigando sul Reno o sul Danubio a bordo di un boutique hotel galleggiante dal design elegante, che con un numero limitato di passeggeri garantisce ampi spazi personali.

Con una flotta globale di 15 Suite Ships - 13 in Europa e due nel Sudest Asiatico – Avalon Waterways ha reinventato il concept delle navi da crociera fluviali ridefinendo l'esperienza di viaggio. Rispetto alle grandi navi da crociera, Avalon Waterways garantisce maggiore spazio a bordo per i viaggiatori, un servizio personalizzato con un rapporto tra staff e clienti di 1:3 e una navigazione meno impattante. A questo proposito con il programma Avalon Cares, la compagnia sta tracciando un percorso ambizioso verso le emissioni zero e la sostenibilità in ogni aspetto della crociera. La flotta di Suite Ships all'avanguardia e la tecnologia più avanzata consentono di limitare l'energia, il consumo e le emissioni. Negli ultimi due anni, Avalon Waterways ha ridotto lo spreco di carta dell’80% e nel 2020 è stato eliminato al 100% l’utilizzo di plastica monouso a bordo delle navi.

Caratterizzate da un lusso informale, le navi di Avalon Waterways dispongono unicamente di cabine esterne e di due interi ponti di Cabine Panorama (18m2) dotate di una finestra panoramica da parete a parete che misura 3,4m, più ampia rispetto ad ogni altra nave da crociera fluviale, che trasforma la cabina in un balcone all’aperto, permettendo di ammirare magnifici panorami comodamente sdraiati sul letto. A disposizione degli ospiti anche le Royal Suite (28m2) e le Cabine Deluxe (16 m2) che garantiscono ampi spazi e tranquillità.

Ampia è anche l’offerta culinaria. Avalon Waterways porta in tavola il sapore locale con ingredienti freschi e del territorio utilizzati dagli chef di bordo per creare specialità regionali e piatti tradizionali da assaporare in una varietà di ambienti offrendo ai suoi ospiti la possibilità di pranzare o cenare dove meglio preferiscono e senza turni. Pranzare all’aperto con una grigliata sullo Sky Deck, gustate un’elegante cena di quattro portate nel ristorante Panorama o, per una cena informale,  le specialità selezionate nel Panorama Bistro. Non mancano le proposte salutari di Avalon Fresh.

 

 

FONTE e FOTO: Comunicato stampa Avalon Waterways

In vista delle prossime riaperture, il Chapter Roma rilancia le proprie ambizioni di polo dell’alta miscelazione italiana scegliendo Joy Napolitano come nuovo Bar Manager e lanciando il rooftop con vista sulla Città Eterna.

"Dopo la prima apertura del 2019 - dichiara Jacopo Arosio, direttore del pluripremiato Hotel Chapter Roma - il 2020, nelle nostre intenzioni, doveva essere l’anno del Food&Beverage”. “Purtroppo le straordinarie circostanze che ci siamo trovati ad affrontare hanno rallentato i nostri progetti. Dopo aver già posizionato il bar a un livello molto alto, grazie anche ai vari premi ricevuti come quello della Condé Nast Hot List e il premio Best Urban Hotel di Wallpaper, la scelta di Joy Napolitano come Bar Manager del Bar del Chapter Roma - continua Arosio - rappresenta per noi il segno di questa precisa continuità nella ricerca dell’eccellenza della mixology del nostro bar”.

“Sulla scia del lavoro fatto nel 2020 - conclude il direttore - volevamo donare al pubblico romano e internazionale un profilo di bartender ambizioso e importante, con una grande esperienza nella miscelazione romana e uno sguardo sempre rivolto alle nuove frontiere della miscelazione. Il nome di Joy Napolitano è stato un accostamento quasi naturale, vista anche la similitudine fra il suo profilo e lo stile del nostro hotel, rock e fuori dagli schemi”.

Classe 1980, Joy Napolitano cresce sperimentando sul campo le diverse anime del mondo del bar, dai pub alle discoteche fino agli speakeasy. Una conoscenza del settore che gli permette di creare una propria identità chiara, perfettamente riassunta dal “The Barber Shop”, cocktail bar da lui aperto nel 2015 insieme al collega Matteo Siena. Cura per il cliente, attenzione al dettaglio, equilibrio fra classicità e ricerca, uniti a una sempre presente coscienza ambientale sono gli elementi fondanti della sua filosofia di bar.

Proprio per questo Joy Napolitano sottolinea come nella nuova identità del Bar del Chapter Roma “non ci sarà una ricerca di materie prime lontane da noi, ma un’attenta selezione di prodotti di uso quotidiano, vicini a noi e riconoscibili, esaltati attraverso l’utilizzo di diverse tecniche”. Tecnologia che, per il nuovo Bar Manager, non deve mai rappresentare un vincolo, “bisogna uscire dal luogo comune che il concetto di laboratorio sia esso stesso il bar: un laboratorio non è nient’altro che un espediente utile per la miscelazione, alla quale faccio riferimento, uno strumento”. Riportare al centro dell’attenzione la materia prima ed i sapori: questa quindi la filosofia del nuovo bar del Chapter di Roma.

Le novità 2021 previste per il Chapter Roma non riguardano però solo la nuova guida del bar. Come sottolinea il direttore Jacopo Arosio “Stiamo lavorando da mesi a un nuovo asset, il rooftop, che andrà a incrementare i punti di forza del Chapter Roma. Malgrado l’incertezza dovuta alle varie misure di distanziamento, siamo certi che questa terrazza sopra i tetti di Roma potrà aiutarci nel sentirci più uniti. Abbiamo lavorato su un concept molto particolare per il rooftop, tenendo sempre in considerazione una parte molto importate della filosofia dell'hotel, che è quella del design. Questo rooftop avrà un grande focus sulla bar mixology e sarà molto interessante il concetto di food, creato appositamente per questa terrazza".

Una foto per augurare a tutti i ristoratori d’Italia una riapertura definitiva ed una ripartenza economica del Paese. Questo è il messaggio che ha voluto mandare l’ARCS Roma (Associazione Ristoranti Centro Storico),  che si sono dati appuntamento davanti al simbolo noto in tutto il mondo della città eterna. Finalmente l’Italia riapre le attività pubbliche in zona gialla, a partire da lunedì 26 aprile.

«Questa foto – ha dichiarato Angelo Giraldi, del Ristorante Angelino ai Fori associato ARCS – dimostra quanti lavoratori e quante famiglie ci sono dietro un singolo ristorante. La foto di oggi, inoltre, vuole essere di buon auspicio ed un buon viatico per quella che sarà, speriamo, l’ultima delle tre ripartenze che ci hanno riguardato come ristoratori di Roma e del Lazio. Speriamo possa essere – ha concluso – il sigillo su una rinascita economica che stiamo tutti attendendo».

Ora l’Italia può tornare ad ospitare turisti da tutto il mondo affinché possano di nuovo apprezzare l’eccellenza della nostra ristorazione. Proprio questi, infatti, sono i luoghi che, oltre ai turisti ed ai cittadini del posto, sono frequentati dalle stelle del jet set internazionale.

Da sportivi, attori e fino ad arrivare a grandi nomi della politica internazionale, sono tanti i VIP che hanno affollato e, finalmente, torneranno ad affollare i ristoranti del centro storico di Roma. Da Rafael Nadal, che durante gli Internazionali d’Italia di tennis ama frequentare i locali del centro storico di Roma, fino ad arrivare ad altri habitue come Keanu Reeves, Sylvester Stallone, George Clooney, Sarah Jessica Parker, Elton John, Wes Anderson, Tom Cruise e tanti tanti altri.

Quella della lotta al cambiamento climatico è sicuramente una delle tematiche più importanti e di maggiore attualità. L’argomento, proprio per la sua valenza trasversale, interessa diversi settori ed anche quello del motorsport, che attraverso motori elettrici ed ibridi sta vivendo un rinnovamento che potrebbe portare ad un vero e proprio lifestyle motoristico.

A conferma di ciò, anche alcuni campioni del motorsport si stanno avvicinando a tale realtà. E’ il caso di Nico Rosberg e Lucas Di Grassi, campioni del mondo di Formula 1 e Formula E, che in occasione del workshop “SAFE Racing. Innovation, technology & sustainable mobility” hanno rivolto un chiaro appello agli studenti del Master SAFE in “Gestione delle Risorse Energetiche”: restare uniti per combattere il cambiamento climatico.

L’evento ha focalizzato l’attenzione sulle ultime sfide e novità che legano innovazione tecnologica e sostenibilità alle più recenti competizioni motoristiche internazionali con motori a propulsione elettrica: FIA Formula E World Championship, FIM Enel Moto World Cup, Extreme E e E1 UIM World Electric Powerboat Series.

Competizioni spettacolari, che vanno in scena su storici circuiti e iconiche città, ma anche deserti, foreste, ghiacciai, mari e laghi del nostro Pianeta. E’ il caso della nuovissima Extreme E, raccontata da Alejandro Agag (founder della competizione e Presidente della Formula E): “L’idea di portare i SUV elettrici nei luoghi più estremi e remoti del mondo, nasce dall’esigenza di attirare l’attenzione dell’opinione pubblica sui danni causati dagli effetti del cambiamento climatico, stimolando le nuove generazioni ad essere parte attiva del cambiamento”.

Il ruolo chiave dello sport nella promozione di iniziative sostenibili e di responsabilità sociale è stato approfondito – durante il talk – da Raffaele Chiulli, Presidente SAFE, GAISF (Global Association of International Sports Federations) e UIM (Union Internationale Motonautique): “Attraverso le nostre iniziative – ha sottolineato Chiulli – non solo siamo in grado  di incoraggiare l’azione, ma anche di puntare i riflettori sul contributo significativo dello sport nella promozione degli obiettivi di sviluppo sostenibile”.

Proprio la sostenibilità è l’asse su cui poggia una nuova grande iniziativa: la nascita della formula elettrica nel settore della motonautica. Tra gli artefici del progetto, Rodi Basso: “Attraverso questa competizione – ha commentato il CEO di E1 Series – accelereremo la diffusione della tecnologia elettrica nell’industria nautica, coniugando gli enormi progressi tecnologici con l’esperienza delle corse automobilistiche”.

Dal mondo delle imprese, Francesco Venturini, Amministratore Delegato di Enel X, ha sottolineato come “la sostenibilità debba essere un valore accessibile e alla portata di tutti”. “A tal proposito, il coinvolgimento attivo di Enel X all’interno delle competizioni motoristiche – ha proseguito Venturini – testimonia il nostro impegno nella promozione costante dello sviluppo della mobilità elettrica, a livello globale”.

Dal motorsport all’energia: in chiusura dell’evento è intervenuto Stefano Besseghini, Presidente di ARERA – Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente. “Dobbiamo essere consapevoli che la transizione energetica è un argomento complesso da affrontare con un approccio multilaterale e con il contributo di tutte le parti coinvolte”, ha concluso Besseghini.

Il nuovo GMT Sport sfoggia un carattere deciso, privilegiando il titanio e il colore blu. Nuova lunetta, nuove finiture, nuovo bracciale, stile distinto e contemporaneo: il GMT Sport si presenta in una versione inedita in soli 33 esemplari.
 
Il primo è anche il più evidente: per la prima volta nella storia del GMT, Greubel Forsey concepisce una lunetta sprovvista dei valori fondamentali della Maison, che la tradizione vuole incisi sulla superficie. La satinatura orizzontale sul nuovo profilo sembra aumentare ulteriormente l’apertura del quadrante. I bordi della lunetta sono lucidi, presentano curve morbide e giochi di luce frutto di una finitura realizzata manualmente come tutti i componenti di un segnatempo Greubel Forsey. La nuova finitura valorizza il profilo singolare della lunetta del GMT Sport, un’ellissi che si curva leggermente a ore 12 e a ore 6 in modo da adattarsi all’anatomia del polso, secondo un principio di perfetta ergonomia in linea con lo stile quotidiano e contemporaneo di questo esemplare.
 
Tale approccio ergonomico trova conferma nel nuovo bracciale del GMT Sport, primo bracciale in metallo mai realizzato da Greubel Forsey. Interamente progettato all’interno della Manifattura e appositamente concepito per questo modello, il bracciale è integrato alla cassa del GMT Sport in modo da seguire senza soluzione di continuità il profilo ellittico disegnato dalla cassa e dalla lunetta. Nel solco della tradizione, l’atelier ha rivolto un’attenzione particolare alle finiture, realizzate interamente a mano, con tre diverse variazioni distribuite sulle maglie laterali e su quella centrale: satinatura, granitura e angoli lucidati a mano.
 
La granitura, ad esempio, è stata scelta per richiamare la finitura delle anse, promuovendo così la continuità estetica tra cassa e bracciale. Realizzato in titanio grado 5 come tutti gli altri componenti in titanio firmati Greubel Forsey, il bracciale è leggero, robusto e inalterabile. È inoltre dotato di un sistema di regolazione rapida che consente di allentare il bracciale di pochi millimetri per una vestibilità più comoda e disinvolta, oppure regolarlo in modo da portarlo un po’ più stretto al polso.
 

Italian Hospitality Collection lancia nei suoi cinque hotel - Le Massif a Courmayeur, Grotta Giusti, Fonteverde, Bagni di Pisa in Toscana e Chia Laguna in Sardegna - Workotium, una proposta di workation davvero speciale, con la possibilità di lavorare da remoto e al tempo stesso godere di tutte le comodità e i servizi delle sue strutture tra i luoghi più belli d’Italia.

Da Courmayeur alla Val d’Orcia, dalle colline pistoiesi al Monte Pisano, fino alla costa sud-occidentale della Sardegna, tutte e cinque le strutture del gruppo IHC propongono pacchetti di soggiorni speciali, ispirati alla tradizione millenarie delle terme romane, alla bellezza del Monte Bianco, alla poesia del mare di Chia, dedicati a lavoratori e alle loro famiglie, in cui sono previste camere complete di tutto il necessario per lavorare come in un vero ufficio, connessione internet, scrivania e stampante; nel pieno rispetto della privacy e rispettando i più elevati protocolli e standard di sicurezza.

In questi mesi di smart working abbiamo imparato che il lavoro può essere ovunque. Allora perché non pensare in grande e scegliere uno dei luoghi più belli d’Italia?